sabato 29 giugno 2019
mercoledì 26 giugno 2019
Tassazione Incentivo Buonuscita e TFR...
PER TUTTI I LAVORATORI DI POSTE USCITI DAL 2011 A OGGI.
TFR + BUONUSCITA + INCENTIVO ALL'ESODO / RICALCOLO IRPEF AGENZIA ENTRATE.
-Come fare il proprio calcolo della spalmatura e controllare se AE ha agito correttamente.
-Come fare il proprio calcolo della spalmatura e controllare se AE ha agito correttamente.
In questi giorni ho scritto la parola fine al mio conteggio di ricalcolo su TFR , BUONUSCITA e INCENTIVO ALL'ESODO. La richiesta iniziale era 5889,56 ed invece pagherò 4435,28.
Chi ha seguito i miei post conosce questa nostra vicenda per me iniziata con l'arrivo della richiesta bonaria di conguaglio IRPEF sugli emolumenti di fine rapporto a fine luglio scorso.
Sono uscito nel 2014 e dopo 4 anni é arrivato il "ricalcolo" come prevede la Legge fiscale vigente.
Le Aziende, al momento della fine del rapporto lavorativo, liquidano gli emolumenti di fine rapporto e applicano una prima tassazione detta separata perché molto più favorevole al dipendente rispetto a quella a cui è soggetto , di solito applicano il 23%.
L'agenzia Entrate dopo 4 anni , per fare il ricalcolo utilizza le ultime 5 dichiarazioni dei redditi del contribuente al netto degli oneri e stabilisce così attraverso la media l'aliquota da applicare.
Su cosa poi fa il ricalcolo? Due sono i periodi che prende in considerazione: il Tfr maturato fino alla data del 31/12/2000 e tutto quello maturato dal 1/1/2001 fino all'esodo del contribuente . É su questo periodo (o quota) che applica la differenza IRPEF e se superiore a 100 euro chiede la differenza.
Quando un lavoratore a fine rapporto percepisce un incentivo all'esodo, questo è ripartito nei due periodi nella stessa percentuale come il Tfr . ( circolare AE 29/2001)
Dove è nato l'errore fatto con i dipendenti di posteitaliane? L'errore nasce con la ripartizione errata del l'incentivo all'esodo perché la nostra Azienda l' 1/3/1998 ha cambiato la sua natura giuridica, da azienda Pubblica a SpA e noi dipendenti al momento dell'esodo abbiamo due emolumenti di fine rapporto : il Tfr liquidato da Poste SpA e la buonuscita maturata fino al 28/2/1998 liquidata dal Fondo buonuscita ( 24/27 mesi dopo). Tfr e buonuscita sono due indennità equipollenti.
L'Agenzia Entrate riceve il resoconto di queste due indennità del dipendente/contribuente separatamente e procede alla ripartizione del l'incentivo all'esodo tenendo conto solo del periodo lavorativo dal 1/3/1998 in poi e quindi con una proporzione sbilanciata sulle due quote ante e post 2001 determinando un ricalcolo su questa indennità molto gravosa per il contribuente ex postale. (Meno di tre anni nel periodo ante 2001 e 13/14 anni nel periodo post portano a un 90% di incentivo da tassare con il ricalcolo)
La normativa fiscale prevede invece che la ripartizione sia fatta sull'intero periodo lavorativo del contribuente presso lo stesso datore di lavoro. É lAzienda ad aver cambiato la sua natura giuridica, ma nessuno di noi é mai stato licenziato tanto che la buonuscita é percepita (con la nota penalizzazione) solo alla fine del rapporto , il nostro è un rapporto continuativo e come tale deve essere considerato da AE per il suo ricalcolo.
Questa è stata l'osservazione avanzata all'Agenzia delle Entrate: che l'anzianità di servizio non è quella della trasformazione dell'azienda e che nell effettuare il ricalcolo non veniva conteggiata la buonuscita percepita quindi tutta l'anzianità vera di lavoro presso Poste.
La contestazione è stata fatta con un modulo che si chiama "autotutela agenzia entrate" scaricabile da internet.
AE ha riconosciuto la nostra ragione ed ha provveduto ad effettuare un nuovo ricalcolo che per i motivi appena spiegati é sempre più favorevole per noi , ovviamente diverso per ciascuno in base alle proprie indennità , agli anni di servizio maturati prima del 1/3/98 , alla carriera di ciascuno e non ultimo alla propria tassazione di ricalcolo.
Come si può controllare che il proprio incentivo all'esodo sia ripartito correttamente? Non è così scontato che tutte le Sedi di AE si attengano a questa novità e che lo facciano negli anni a venire . Noi di poste abbiamo rappresentato un caso studio e molte Sedi sono disinformate o semplicemente resistenti.
Per i controllo della ripartizione serve:
-Il prospetto buonuscita dal quale dobbiamo prendere l'importo della buonuscita lordo e l'importo della riduzione ( esposta sotto: calcolo IRPEF - riduzione del 26,04% ) , fatta la sottrazione ( circolare AE n.3 / 2012) abbiamo l'importo che dovremo sommare al Tfr maturato al 31/12/2000 ( lo troviamo nel prospetto di liquidazione del Tfr , ma anche nella tabella del ricalcolo che ci invia AE) QUESTO RISULTATO È LA QUOTA DEL PERIODO ANTE 2001
- nel prospetto di liquidazione Tfr abbiamo poi l'importo maturato dal 1/1/2001 fino alla nostra uscita. Troviamo le stesse cifre nel prospetto che ci invia AE alle voci: Tfr maturato dal 1/1/2001 erogato ( anno uscita) . Tfr maturato dal 1/1/2001 erogato anni precedenti- Tfr destinato al fondo pensione maturato dal 1/1/2001
- La loro somma ci fornisce l'importo TOTALE o QUOTA MATURATO POST 2001
Sommando le due quote ottenute ANTE+POST= TFR TOTALE che nella proporzione che andremo a fare rappresenta il 100%
Impostiamo la proporzione :
IMPORTO TOTALE sta a 100 come la QUOTA ANTE ( o POST) sta a x
Fatto questo conteggio noi sappiamo con quali percentuali dobbiamo ripartire l'incentivo all'esodo individuale nei due periodi
Faccio un esempio: se a fronte di un incentivo di 100000,00€ nel primo ricalcolo avevamo 90000,00 a ricalcolo
Fatta la proporzione il cui risultato ci desse 40% ante e 60% post, l'incentivo da ricalcolare sarebbe 60000,00 .
30.000,00 € in meno con un ricalcolo che prevedesse 7 % di differenza IRPEF sono 2100,00€ in meno .
Chi ha seguito i miei post conosce questa nostra vicenda per me iniziata con l'arrivo della richiesta bonaria di conguaglio IRPEF sugli emolumenti di fine rapporto a fine luglio scorso.
Sono uscito nel 2014 e dopo 4 anni é arrivato il "ricalcolo" come prevede la Legge fiscale vigente.
Le Aziende, al momento della fine del rapporto lavorativo, liquidano gli emolumenti di fine rapporto e applicano una prima tassazione detta separata perché molto più favorevole al dipendente rispetto a quella a cui è soggetto , di solito applicano il 23%.
L'agenzia Entrate dopo 4 anni , per fare il ricalcolo utilizza le ultime 5 dichiarazioni dei redditi del contribuente al netto degli oneri e stabilisce così attraverso la media l'aliquota da applicare.
Su cosa poi fa il ricalcolo? Due sono i periodi che prende in considerazione: il Tfr maturato fino alla data del 31/12/2000 e tutto quello maturato dal 1/1/2001 fino all'esodo del contribuente . É su questo periodo (o quota) che applica la differenza IRPEF e se superiore a 100 euro chiede la differenza.
Quando un lavoratore a fine rapporto percepisce un incentivo all'esodo, questo è ripartito nei due periodi nella stessa percentuale come il Tfr . ( circolare AE 29/2001)
Dove è nato l'errore fatto con i dipendenti di posteitaliane? L'errore nasce con la ripartizione errata del l'incentivo all'esodo perché la nostra Azienda l' 1/3/1998 ha cambiato la sua natura giuridica, da azienda Pubblica a SpA e noi dipendenti al momento dell'esodo abbiamo due emolumenti di fine rapporto : il Tfr liquidato da Poste SpA e la buonuscita maturata fino al 28/2/1998 liquidata dal Fondo buonuscita ( 24/27 mesi dopo). Tfr e buonuscita sono due indennità equipollenti.
L'Agenzia Entrate riceve il resoconto di queste due indennità del dipendente/contribuente separatamente e procede alla ripartizione del l'incentivo all'esodo tenendo conto solo del periodo lavorativo dal 1/3/1998 in poi e quindi con una proporzione sbilanciata sulle due quote ante e post 2001 determinando un ricalcolo su questa indennità molto gravosa per il contribuente ex postale. (Meno di tre anni nel periodo ante 2001 e 13/14 anni nel periodo post portano a un 90% di incentivo da tassare con il ricalcolo)
La normativa fiscale prevede invece che la ripartizione sia fatta sull'intero periodo lavorativo del contribuente presso lo stesso datore di lavoro. É lAzienda ad aver cambiato la sua natura giuridica, ma nessuno di noi é mai stato licenziato tanto che la buonuscita é percepita (con la nota penalizzazione) solo alla fine del rapporto , il nostro è un rapporto continuativo e come tale deve essere considerato da AE per il suo ricalcolo.
Questa è stata l'osservazione avanzata all'Agenzia delle Entrate: che l'anzianità di servizio non è quella della trasformazione dell'azienda e che nell effettuare il ricalcolo non veniva conteggiata la buonuscita percepita quindi tutta l'anzianità vera di lavoro presso Poste.
La contestazione è stata fatta con un modulo che si chiama "autotutela agenzia entrate" scaricabile da internet.
AE ha riconosciuto la nostra ragione ed ha provveduto ad effettuare un nuovo ricalcolo che per i motivi appena spiegati é sempre più favorevole per noi , ovviamente diverso per ciascuno in base alle proprie indennità , agli anni di servizio maturati prima del 1/3/98 , alla carriera di ciascuno e non ultimo alla propria tassazione di ricalcolo.
Come si può controllare che il proprio incentivo all'esodo sia ripartito correttamente? Non è così scontato che tutte le Sedi di AE si attengano a questa novità e che lo facciano negli anni a venire . Noi di poste abbiamo rappresentato un caso studio e molte Sedi sono disinformate o semplicemente resistenti.
Per i controllo della ripartizione serve:
-Il prospetto buonuscita dal quale dobbiamo prendere l'importo della buonuscita lordo e l'importo della riduzione ( esposta sotto: calcolo IRPEF - riduzione del 26,04% ) , fatta la sottrazione ( circolare AE n.3 / 2012) abbiamo l'importo che dovremo sommare al Tfr maturato al 31/12/2000 ( lo troviamo nel prospetto di liquidazione del Tfr , ma anche nella tabella del ricalcolo che ci invia AE) QUESTO RISULTATO È LA QUOTA DEL PERIODO ANTE 2001
- nel prospetto di liquidazione Tfr abbiamo poi l'importo maturato dal 1/1/2001 fino alla nostra uscita. Troviamo le stesse cifre nel prospetto che ci invia AE alle voci: Tfr maturato dal 1/1/2001 erogato ( anno uscita) . Tfr maturato dal 1/1/2001 erogato anni precedenti- Tfr destinato al fondo pensione maturato dal 1/1/2001
- La loro somma ci fornisce l'importo TOTALE o QUOTA MATURATO POST 2001
Sommando le due quote ottenute ANTE+POST= TFR TOTALE che nella proporzione che andremo a fare rappresenta il 100%
Impostiamo la proporzione :
IMPORTO TOTALE sta a 100 come la QUOTA ANTE ( o POST) sta a x
Fatto questo conteggio noi sappiamo con quali percentuali dobbiamo ripartire l'incentivo all'esodo individuale nei due periodi
Faccio un esempio: se a fronte di un incentivo di 100000,00€ nel primo ricalcolo avevamo 90000,00 a ricalcolo
Fatta la proporzione il cui risultato ci desse 40% ante e 60% post, l'incentivo da ricalcolare sarebbe 60000,00 .
30.000,00 € in meno con un ricalcolo che prevedesse 7 % di differenza IRPEF sono 2100,00€ in meno .
Spero di avervi dato sufficienti spiegazioni su cosa è successo, su come possiamo far valere il nostro diritto e mi auguro di essere stato sufficientemente comprensibile perché la materia non è così di immediata comprensione. Ora sta a ciascuno di voi là dove dovesse trovare resistenza perché non è scontato che Ag. Entrate abbia comportamento omogeneo. Spero non dimentichiate i colleghi usciti dal 1 gennaio 2011 in poi perché si può chiedere rimborso retroattivo di 48 mesi dal pagamento .
Domenico Lavorato
Iscriviti a:
Post (Atom)