Riforma pensioni con Quota 100, analizziamo cosa prevede il decreto per chi ha contratto accordi con le aziende per l’esodo incentivante, rispondendo al quesito di un nostro lettore:
Buonasera, vorrei sapere se avendo firmato un esodo incentivato con Poste Italiane, avendo i requisiti per quota 100 potrò aderirvi. Ringrazio anticipatamente per la risposta.
Pensione Quota 100 per gli esodati...
La bozza del decreto sulla riforma pensioni, include la Quota 100 con i seguenti requisiti di 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi. Possono accedere sia i dipendenti pubblici che privati che maturano i requisiti sopra menzionati. Inoltre, è inclusa la possibilità di utilizzare il cumulo gratuito per tutti i lavoratori che hanno versato contributi in vari casse previdenziali, per poter raggiungere il requisito contributivo richiesto.
Al punto 10 la misura stabilisce che: “Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano ai lavoratori con prestazioni in essere o erogate ai sensi dell’articolo 4, commi 1 e 2, della legge 28 giugno 2012, n. 92 oppure ai sensi settembre 2015, n. 148, e ai lavoratori le cui aziende hanno sottoscritto un accordo ai sensi delle medesime disposizioni.”
L’incentivo all’esodo è possibile nei casi di eccedenza di personale, con accordi tra datori di lavoro con più di 15 dipendenti e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello aziendale, possono stipulare degli accordi al fini di incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani. Con quest’accordo, il datore di lavoro si impegna a corrispondere ai lavoratori una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti, ed a corrispondere all’INPS la contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento.
Quindi, i lavoratori che si trovano in queste condizioni, anche avendo i requisiti per la quota 100 non possono accedere a questa nuova misura.
D. Lavorato
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