martedì 6 novembre 2012
venerdì 26 ottobre 2012
Poste Italiane - Elezioni RSU Cmp Roserio - Milano
Fai La Scelta Giusta !!!
VOTA : LAVORATO DOMENICO
martedì 23 ottobre 2012
domenica 30 settembre 2012
sabato 22 settembre 2012
Elezioni RSU in "Poste Italiane" !!!
Il 13 e 14 Novembre 2012 si vota per eleggere le RSU
in Poste Italiane...
Sono candidato con la SLC CGIL a MILANO
nell'Unità Produttiva CMP ROSERIO...
Votate la lista SLC CGIL... Scrivete LAVORATO
sabato 4 agosto 2012
martedì 31 luglio 2012
sabato 16 giugno 2012
sabato 2 giugno 2012
Il nuovo Art. 18.
Il nuovo art. 18. Il Senato vota la fiducia: più licenziamenti, meno reintegri ...
Il Senato ha approvatola fiducia sul maxiemendamento che modifica l’articolo 18: sarà un po’ più facile licenziare, è più limitato il ricorso al reintegro in favore del risarcimento, ma il potere discrezionale dei giudici resta anche se circoscritto dalle “tipizzazioni” che ne vincolano il giudizio. Classico bicchiere mezzo pieno per chi auspicava meno rigidità per i licenziamenti, mezzo vuoto per chi vede intaccato quello che considera un caposaldo dei diritti dei lavoratori.
In aula sono stati votati due dei 4 maxiemendamenti sulla riforma del lavoro. Il primo, quello che riguarda l’articolo 18 è stato approvato con 247 sì e 33 no e un astenuto, tra le proteste di esponenti di Prc e Pdci presenti sulle tribune.
Licenziare sarà più facile, quindi. Il maxiemendamento rappresenta la sintesi delle proposte in ordine alla manutenzione dell’articolo 18, che recepisce le modifiche del 5 aprile varate dal Senato rispetto al primo disegno di legge del 23 marzo come uscito dal Consiglio dei Ministri. In sintesi. Il licenziamento discriminatorio resta nullo: non si può licenziare per motivi di razza, credo religioso, orientamento sessuale ecc…Per il licenziamento per motivi economici, quando il giudice decide l’annullamento, il reintegro vale solo nel caso i motivi addotti dall’azienda sono “manifestamente insussistenti”. Per esempio il lavoratore è licenziato perché il suo ufficio è stato chiuso: se il giudice accerta che l’ufficio non è stato chiuso il lavoratore ottiene il reintegro nel posto di lavoro. Diversamente gli spetterà un’indennità risarcitoria onnicomprensiva che andrà da un minimo di 12 a un massimo di 24 mensilità. La procedura di conciliazione – obbligatoria per i licenziamenti economici – non potrà più essere bloccata da una malattia “fittizia” del lavoratore. Uniche eccezioni saranno maternità o infortuni sul lavoro.
Nei casi dei licenziamenti disciplinari (giusta causa o giustificato motivo soggettivo) ci sarà minor discrezionalità del giudice nella scelta del reintegro, che sarà deciso solo sulla base dei casi previsti dai contratti collettivi e non più anche dalla legge. E’ una modifica importante, è stata tolta la locuzione “casi previsti dalla legge” dal “secchio” cui un giudice poteva attingere per ordinare il reintegro. Se per esempio una certa infrazione è regolata da un contratto o da un codice interno aziendale e prevede, per esempio, una multa o la decurtazione dello stipendio, il lavoratore non può essere licenziato, per cui il giudice ordina il reintegro. Il giudice, invece, non potrà più stabilire, ad esempio utilizzando il codice civile dove è prevista, una sproporzione tra l’infrazione e il licenziamento: ne consegue che non potrà comminare una sanzione conservativa (del posto di lavoro), ovvero la reintegra, ma solo indennità e risarcimenti.
31 maggio 2012
Domenico lavorato
Detassazione 2012 : pubblicato il decreto attuativo !!!
Il decreto sulla detassazione della produttività...
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, concernente disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria;
Visto in particolare l’articolo 26 del citato decreto-legge n. 98 del 2011 che, in materia di contrattazione aziendale, ha stabilito che per l’anno 2012 le somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato in attuazione di quanto previsto da accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali sottoscritti da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente piu’ rappresentative sul piano nazionale e correlate a incrementi di produttivita’, qualita’, redditivita’, innovazione, efficienza organizzativa, collegate a risultati riferiti all’andamento economico o agli utili dell’impresa, o a ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitivita’ aziendale, sono assoggettate ad una tassazione agevolata del reddito dei lavoratori;
Visto il medesimo articolo 26 del citato decreto-legge n. 98 del 2011 con il quale e’ stato previsto che la determinazione del sostegno fiscale e’ disposta dal Governo nel rispetto delle risorse stanziate con la legge di stabilita’;
Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, concernente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita’ 2012);
Visto in particolare l’articolo 33, comma 12, della predetta legge n. 183 del 2011, con il quale, in attuazione dell’articolo 26, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, sono prorogate per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2012 le misure sperimentali per l’incremento della produttivita’ del lavoro, previste dall’articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto- legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126;
Visto il medesimo comma 12 del citato articolo 33 della legge n. 183 del 2011, il quale dispone l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, volto a stabilire, nel rispetto del limite di 835 milioni per il 2012 e 263 milioni per l’anno 2013, l’importo massimo assoggettabile all’imposta sostitutiva prevista dall’articolo 2 del citato decreto-legge n. 93 del 2008, nonche’ il limite massimo di reddito annuo oltre il quale il titolare non puo’ usufruire della predetta tassazione sostitutiva;
Visto l’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, che, in materia di sostegno alla contrattazione collettiva di prossimita’, ha stabilito, che i contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente piu’ rappresentative sul piano nazionale o territoriale ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda ai sensi della normativa di legge e degli accordi interconfederali vigenti, compreso quello del 28 giugno 2011, possono realizzare specifiche intese nell’ambito delle materie indicate nel comma 2 del medesimo articolo 8;
Visto l’articolo 22, comma 6, della citata legge n. 183 del 2011, con il quale e’ stabilito che la tassazione agevolata del reddito dei lavoratori di cui all’articolo 26 del citato decreto-legge n. 98 del 2011, applicabile anche alle intese di cui all’articolo 8, del citato decreto-legge n. 138 del 2011, e’ riconosciuta in relazione a quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente piu’ rappresentative sul piano nazionale o territoriale ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda ai sensi della normativa di legge e degli accordi interconfederali vigenti
Visto l’articolo 2 del decreto-legge del 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 126 del 24 luglio 2008, concernente misure sperimentali per l’incremento della produttivita’ del lavoro;
Visto l’articolo 5 del decreto-legge del 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, come modificato da ultimo dall’articolo 1, comma 47, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, con il quale sono state prorogate fino al 31 dicembre 2011 le misure sperimentali per l’incremento della produttivita’ del lavoro di cui all’articolo 2 del citato decreto-legge n. 93 del 2008;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 novembre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 novembre 2011, n. 269, recante nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell’economia e delle finanze;
1. Per il periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, sono prorogate le misure sperimentali per l’incremento della produttivita’ del lavoro previste dall’articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126. Tali misure trovano applicazione entro il limite di importo complessivo di 2.500 euro lordi, con esclusivo riferimento al settore privato e per i titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore, nell’anno 2011, a 30.000 euro, al lordo delle somme assoggettate nel medesimo anno 2011 all’imposta sostitutiva di cui all’articolo 2 del citato decreto-legge n. 93 del 27 maggio 2008.
Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 23 marzo 2012
Data di pubblicazione: 31/5/2012 era già pronto dal 23 marzo 2012, ma non è stato pubblicato fino a quando non si è abolito l'art. 18 ... !!!
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto in particolare l’articolo 26 del citato decreto-legge n. 98 del 2011 che, in materia di contrattazione aziendale, ha stabilito che per l’anno 2012 le somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato in attuazione di quanto previsto da accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali sottoscritti da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente piu’ rappresentative sul piano nazionale e correlate a incrementi di produttivita’, qualita’, redditivita’, innovazione, efficienza organizzativa, collegate a risultati riferiti all’andamento economico o agli utili dell’impresa, o a ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitivita’ aziendale, sono assoggettate ad una tassazione agevolata del reddito dei lavoratori;
Visto il medesimo articolo 26 del citato decreto-legge n. 98 del 2011 con il quale e’ stato previsto che la determinazione del sostegno fiscale e’ disposta dal Governo nel rispetto delle risorse stanziate con la legge di stabilita’;
Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, concernente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita’ 2012);
Visto in particolare l’articolo 33, comma 12, della predetta legge n. 183 del 2011, con il quale, in attuazione dell’articolo 26, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, sono prorogate per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2012 le misure sperimentali per l’incremento della produttivita’ del lavoro, previste dall’articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto- legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126;
Visto il medesimo comma 12 del citato articolo 33 della legge n. 183 del 2011, il quale dispone l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, volto a stabilire, nel rispetto del limite di 835 milioni per il 2012 e 263 milioni per l’anno 2013, l’importo massimo assoggettabile all’imposta sostitutiva prevista dall’articolo 2 del citato decreto-legge n. 93 del 2008, nonche’ il limite massimo di reddito annuo oltre il quale il titolare non puo’ usufruire della predetta tassazione sostitutiva;
Visto l’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, che, in materia di sostegno alla contrattazione collettiva di prossimita’, ha stabilito, che i contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente piu’ rappresentative sul piano nazionale o territoriale ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda ai sensi della normativa di legge e degli accordi interconfederali vigenti, compreso quello del 28 giugno 2011, possono realizzare specifiche intese nell’ambito delle materie indicate nel comma 2 del medesimo articolo 8;
Visto l’articolo 22, comma 6, della citata legge n. 183 del 2011, con il quale e’ stabilito che la tassazione agevolata del reddito dei lavoratori di cui all’articolo 26 del citato decreto-legge n. 98 del 2011, applicabile anche alle intese di cui all’articolo 8, del citato decreto-legge n. 138 del 2011, e’ riconosciuta in relazione a quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente piu’ rappresentative sul piano nazionale o territoriale ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operanti in azienda ai sensi della normativa di legge e degli accordi interconfederali vigenti
Visto l’articolo 2 del decreto-legge del 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 126 del 24 luglio 2008, concernente misure sperimentali per l’incremento della produttivita’ del lavoro;
Visto l’articolo 5 del decreto-legge del 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, come modificato da ultimo dall’articolo 1, comma 47, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, con il quale sono state prorogate fino al 31 dicembre 2011 le misure sperimentali per l’incremento della produttivita’ del lavoro di cui all’articolo 2 del citato decreto-legge n. 93 del 2008;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 novembre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 novembre 2011, n. 269, recante nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell’economia e delle finanze;
Decreta:
Art. 1
Limiti di applicabilita’ della detassazione del salario di produttivita’1. Per il periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, sono prorogate le misure sperimentali per l’incremento della produttivita’ del lavoro previste dall’articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126. Tali misure trovano applicazione entro il limite di importo complessivo di 2.500 euro lordi, con esclusivo riferimento al settore privato e per i titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore, nell’anno 2011, a 30.000 euro, al lordo delle somme assoggettate nel medesimo anno 2011 all’imposta sostitutiva di cui all’articolo 2 del citato decreto-legge n. 93 del 27 maggio 2008.
Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 23 marzo 2012
Il Presidente: Monti
Domenico lavorato
martedì 1 maggio 2012

La dignità del lavoro e alla base della ricchezza di un paese
Senza diritti e dignita del lavoro non c'e reddito adeguato per i lavoratori e senza ricchezza distribuita l'economia si ferma.
La strada giusta e quella opposta... lasciate stare l'articolo 18, i diritti dei lavoratori non sono in Vendita !!!.
A tutto questo diciamo no, e lo diremo insieme a voi e alle organizzazioni sindacali alla manifestazione del primo maggio.
Domenico Lavorato
sabato 31 marzo 2012
Il Segr. Generale "CGIL" a Milano !
MILANO, 29 marzo 2012 - Bagno di folla a Milano per Susanna Camusso, che ha persieduto alla Camera del Lavoro l'attivo dei quadri e delegati convocato sulla riforma del mercato del lavoro e sui prossimi passi da fare, con una prima mobilitazione unitaria annunciata il prossimo 13 aprile.
Un lungo applauso ha accolto il segretario generale della Cgil, nella sala che ospita 550 posti a sedere con diverse centinaia di persone in piedi e in un’altra sala adiacente con 150 posti a sedere tutti esauriti.
LO STRAPPO DEL GOVERNO - Rispetto alle parole di ieri del premier Mario Monti, Camusso va all'attacco: "Il governo ha deciso uno strappo - scandisce - forse ha immaginato che il suo consenso fosse tale per consentirgli questa operazione ma non ha funzionato". la Camusso "Il Paese non ha preso ...bene le scelte che si sono fatte, lo confermano la mobilitazione che c’è stata e i commenti che sentiamo in giro".
E dunque il segretario generale della Cgil invita il governo Monti a "fermarsi e riflettere" perché "forse, invece di salvare l’immagine dell’Italia bisogna salvare gli italiani".
LICENZIAMENTI FACILI - “Sui licenziamenti facili il governo non ha convinto nessuno”, afferma il segretario generale della Cgil. “Noi -ha proseguito la leader sindacale- continuiamo a puntare sul Parlamento perché faccia modifiche tali da far diventare questo disegno di legge una riforma vera”.
SCANDALO ESODATI - “E’ scandaloso che l’Inps non sia in grado di quantificare il numero degli esodati”. E’ quanto sostiene il numero uno della Cgil, Susanna Camusso oggi a Milano per un attivo sindacale. “Di fronte a una riforma che cambia brutalmente i diritti in essere -ha proseguito Camusso- non va bene che il governo continui a rinviare. Bisogna trovare risposte che vadano bene a tutti”.
ART. 18 E DOVERE MORALE - " Pensiamo che il Parlamento abbia il dovere morale, non il dovere tecnico, di guardare a cosa pensa il paese e a cosa pensano i lavoratori", sostiene il segretario generale della Cgil. "Siamo certi di vincere?", si è poi domandata rispondendo ‘no’. Ma "siamo assolutamente certi che la battaglia bisogna condurla fino in fondo".
"Per questo - ha proseguito Camusso - ci siamo dati il passo di chi resiste e continua a farlo e non il passo di chi ha la preoccupazione e qualche paura". La segretaria ha poi ribadito la strategia di rivolgersi al Parlamento, "che continuiamo a ritenere sovrano qualunque sia il governo in carica".
Camusso ha spiegato che "di fronte al licenziamento ci deve essere una stessa sanzione per tutti i casi senza distinzioni: noi pensiamo che questo il Parlamento non possa farlo". L’altra domanda che la Cgil porrà alle Camere sarà se "l’economia italiana ha bisogno di licenziare piu’ facilmente o se invece ha bisogno di provvedimenti per la crescita".
Un lungo applauso ha accolto il segretario generale della Cgil, nella sala che ospita 550 posti a sedere con diverse centinaia di persone in piedi e in un’altra sala adiacente con 150 posti a sedere tutti esauriti.
LO STRAPPO DEL GOVERNO - Rispetto alle parole di ieri del premier Mario Monti, Camusso va all'attacco: "Il governo ha deciso uno strappo - scandisce - forse ha immaginato che il suo consenso fosse tale per consentirgli questa operazione ma non ha funzionato". la Camusso "Il Paese non ha preso ...bene le scelte che si sono fatte, lo confermano la mobilitazione che c’è stata e i commenti che sentiamo in giro".
E dunque il segretario generale della Cgil invita il governo Monti a "fermarsi e riflettere" perché "forse, invece di salvare l’immagine dell’Italia bisogna salvare gli italiani".
LICENZIAMENTI FACILI - “Sui licenziamenti facili il governo non ha convinto nessuno”, afferma il segretario generale della Cgil. “Noi -ha proseguito la leader sindacale- continuiamo a puntare sul Parlamento perché faccia modifiche tali da far diventare questo disegno di legge una riforma vera”.
SCANDALO ESODATI - “E’ scandaloso che l’Inps non sia in grado di quantificare il numero degli esodati”. E’ quanto sostiene il numero uno della Cgil, Susanna Camusso oggi a Milano per un attivo sindacale. “Di fronte a una riforma che cambia brutalmente i diritti in essere -ha proseguito Camusso- non va bene che il governo continui a rinviare. Bisogna trovare risposte che vadano bene a tutti”.
ART. 18 E DOVERE MORALE - " Pensiamo che il Parlamento abbia il dovere morale, non il dovere tecnico, di guardare a cosa pensa il paese e a cosa pensano i lavoratori", sostiene il segretario generale della Cgil. "Siamo certi di vincere?", si è poi domandata rispondendo ‘no’. Ma "siamo assolutamente certi che la battaglia bisogna condurla fino in fondo".
"Per questo - ha proseguito Camusso - ci siamo dati il passo di chi resiste e continua a farlo e non il passo di chi ha la preoccupazione e qualche paura". La segretaria ha poi ribadito la strategia di rivolgersi al Parlamento, "che continuiamo a ritenere sovrano qualunque sia il governo in carica".
Camusso ha spiegato che "di fronte al licenziamento ci deve essere una stessa sanzione per tutti i casi senza distinzioni: noi pensiamo che questo il Parlamento non possa farlo". L’altra domanda che la Cgil porrà alle Camere sarà se "l’economia italiana ha bisogno di licenziare piu’ facilmente o se invece ha bisogno di provvedimenti per la crescita".
"Salviamo gli italiani invece dell'immagine dell'Italia".
Domenico Lavorato
Domenico Lavorato
sabato 28 gennaio 2012

VERTENZA POSTEPAY LUNCH
“ABBIAMO VINTO” !!!
Eravamo convinti di avere ragione…
Oggi il giudice lo conferma…
Dopo molti mesi , riavremo i nostri TICKET CARTACEI da spendere …


"CHI LOTTA PUÓ PERDERE… CHI NON LOTTA HA GIÁ PERSO" !!!
I lavoratori giudicheranno su chi lotta per i diritti … e chi NO !!!
Riflettete Gente …
28 gennaio 2012
La Struttura Slc-Cgil

Cmp Roserio
sabato 21 gennaio 2012
martedì 24 marzo 2009, 14:50:28 | Gargya
Conduzione dei voli.
1. L'attività di volo da diporto o sportivo può essere condotta dall'alba al tramonto, fuori dalle nubi ed in condizioni meteorologiche e di visibilità tali da consentire il continuo riferimento visivo con il terreno sottostante, gli ostacoli e la eventuale presenza di ogni altro tipo di traffico.2. Salvo quanto previsto dal comma 3, l'attività è consentita fino ad un'altezza massima di 500 piedi (150 metri circa) dal terreno, misurata rispetto al punto più elevato nel raggio di 3 chilometri, tenendosi a distanza di sicurezza dagli ostacoli ed in ogni caso non inferiore ai 5 km dagli aeroporti non ubicati entro ATZ (Aerodrome Traffic Zone).
3. Nei giorni di sabato, domenica e nelle altre festività nazionali il limite di cui al comma 2 è di 1.000 piedi (300 metri circa). Lo stesso limite si applica nelle aree individuate con decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione, di concerto con il Ministro della difesa, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
4. È vietato il sorvolo dei centri abitati, degli agglomerati di case ed assembramenti di persone, di caserme, di depositi di munizioni, di porti militari, di aree riservate ai fini della sicurezza dello Stato, di stazioni ferroviarie ed altri centri, di vie di comunicazione, di centrali elettriche, di dighe, di ospedali, di carceri, di opifici, nonché il lancio di oggetti e di liquidi in volo. È altresì vietato il sorvolo delle autostrade, delle strade statali e delle linee ferroviarie, le quali, quando strettamente necessario, potranno tuttavia essere sorvolate in senso ortogonale.
5. È altresì vietato impegnare spazi aerei controllati dai servizi del traffico aereo, zone di traffico aeroportuale, che non sono controllate, nonché le aree regolamentate, pericolose o proibite, fatti salvi i casi di specifica autorizzazione rilasciata da parte del Ministero dei trasporti e della navigazione - Direzione generale aviazione civile, previo nulla osta del Ministero della difesa per le attività condotte entro le aree di pertinenza militare. Le domande volte ad ottenere la suddetta autorizzazione dovranno comunque essere inviate all'Aero club d'Italia e quindi, se ritenute ammissibili, trasmesse da questo alla Direzione generale dell'aviazione civile, competente per la valutazione finale e l'eventuale rilascio dell'autorizzazione.
6. (Omissis) (1) (2).
martedì 24 marzo 2009, 17:39:37 | Gargya
Pecora zoppa
Se pensi di essere un ribelle, un piantagrane, un contestatore dello status quo, un diverso, per scelta o per natura. Se dici sempre quello che pensi, rifiuti le mode, le regole e le imposizioni. Se trovi gioia nell’incertezza e noia nella quiete. Se arrivi prima, ma non hai paura di arrivare dopo. Se non ti fermi dinanzi alla sconfitta e non riconosci mai nella meta raggiunta quella definitiva. Beh, se tutto questo somiglia terribilmente a te, allora non hai scampo: sei proprio una pecora zoppa. Dedicato a quelli che la vita non la subiscono, ma la cambiano ogni giorno. Dedicato alla pecora che, come te, non si piega al comando del pastore, né al morso del cane. Alla pecora coraggiosa che lascia il gregge e corre da sola. E che non ha paura del lupo: perché è la sfida a muovere la sua esistenza.
lunedì 4 maggio 2009, 18:12:54 | Gargya
Nonostante il divieto di sorvolo dei centri abitati, i piloti frequentatori del "campo volo" di Cogliate continuano a volare sopra le abitazioni della frazione "dal pozzo". A quanto mi risulta l'attuale amministrazione comunale non è intervenuta (presso le autorità competenti) per non permettere che si sorvolino le abitazioni del comune di Ceriano (in particolare la frazione dal pozzo). Perchè?
giovedì 19 gennaio 2012
mercoledì 28 luglio 2010, 19:26:45 | Gargya
L’Ambrosia a Ceriano Laghetto…
Ordinanze “SI” … Controllo del territorio “NO” … chi deve fare che cosa?
Mancano pochi giorni alla fioritura della temuta ambrosia, la pianta infestante vera croce per i molti che soffrono di allergia.Come ogni anno le campagne di Ceriano L. si presentano coperte dalla pianta che fa molto soffrire chi ne è allergico, nonostante le varie sollecitazioni al Sindaco e all’assessore all’ecologia per monitorare il territorio e far rispettare l’ordinanza per gli sfalci programmati .
L’Ambrosia a Ceriano Laghetto…
Ordinanze “SI” … Controllo del territorio “NO” … chi deve fare che cosa?
Mancano pochi giorni alla fioritura della temuta ambrosia, la pianta infestante vera croce per i molti che soffrono di allergia.Come ogni anno le campagne di Ceriano L. si presentano coperte dalla pianta che fa molto soffrire chi ne è allergico, nonostante le varie sollecitazioni al Sindaco e all’assessore all’ecologia per monitorare il territorio e far rispettare l’ordinanza per gli sfalci programmati .


A volte non so se ridere o piangere nel leggere dei manifesti con questo titolo “INNO al FARE”… mi chiedo che cosa?
“Assessore” cosa vuole fare !!! Se vuole fare qualcosa, faccia sfalciare l’Ambrosia dai terreni di Ceriano Laghetto.
Signor “Sindaco” Lei cosa fa? Sta a guardare! Le ricordo che nel suo programma elettorale mi sembra che si parla anche di problema “Ambrosia” …
L’allergia all’ambrosia può essere invalidante (problemi respiratori- asma) il che comporta cure costose a carico dei cittadini.
Facendo un giro per la campagna ho fatto alcune foto poi inviate via Mail al Sindaco e all’Assessore, per metterli al corrente dello stato dei terreni coperti della pianta “Ambrosia”, dopo quasi un mese sono ripassato a controllare, la situazione e peggio di prima la pianta e alta quasi un metro… niente è stato fatto !

Ceriano L. 18/07/2010
Domenico Lavorato
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